Ma com'è bella, poi Venezia da dietro, e viva, se accarezzata nelle piazze vuote dalle notti d'estate, congelata nel tempo, dall'inverno bagnato e miope, corti e primavere che non hanno mai visto il sole... (...) nel fresco d'un pomeriggio, nella sua curiosa solitudine, Venezia smarrita in sè stessa è la barca affondata dal tempo. Dario Lazzaretto